Presidenziali Usa: scaramucce, streaming e muri fantasma

“Uniti supereremo questa stagione di tenebre in cui Donald Trump ha ammantato l’America troppo a lungo. Non possiamo dare altri quattro anni a questo presidente che non si assume responsabilità, scarica le colpe sugli altri, divide e semina odio. L’America è a un punto di volta, questa è un’elezione in grado di cambiare le storia, sono in gioco l’anima del Paese, la moralità, la scienza e la democrazia”

Joe Biden ha ufficialmente accettato la nomination a candidato dei Democratici, formalità che ufficializza l’inizio della fase conclusiva della campagna elettorale per le presidenziali Usa.

Lo ha fatto dal convention center in Delaware, in videoconferenza. Sono intervenuti a suo sostegno l’ex Presidente Obama con sua moglie Michelle, l’ex candidata democratica Hillary Clinton, la sua candidata alla vice Presidenza Kamala Harris e la deputata dem Alexandria Oratio Cortez.

Non gliele hanno certo mandate a dire! Temi caldi affrontati? La pandemia mal gestita dal tycoon, la conseguenze della crisi economica, il razzismo sistemico e i cambiamenti climatici.

Di tutta risposta sul fronte repubblicano si è abbattuto un piccolo uragano: Stephen Bannon, l’ex consigliere politico di Trump è stato arrestato per frode nell’ambito della campagna di raccolta “We Build The Wall”.

La campagna di raccolta fondi prevedeva la costruzione di un muro divisorio con il Messico, in stile grande muraglia cinese, al fine di arrestare i flussi migratori dal sud.

Invece pare che tutti i soldini raccolti siano serviti solo a finanziare il suo stile di vita.

Chi la fa sotto la neve, prima o poi si scopre! ;P

Elisabetta Massa

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