E’ scientificamente provato che chi va ai comizi elettorali è interessato… solo al buffet!
Secondo una ricerca internazionale il nostro cervello non ascolta i discorsi dei politici, soprattutto quelli della parte avversa. Qualcuno lo aveva sempre sospettato!
Poveri politici, anche la scienza conferma che i loro discorsi sono destinati a rimanere inascoltati. O, meglio, se anche li ascoltiamo, non ne registriamo il contenuto.
La ricerca condotta dalle università australiane di Monash, del Queensland e di Groningen si è focalizzata su ciò che accade nel cervello dei votanti quando leggono i discorsi dei loro leader politici.
Cervelli insensibili. Gli scienziati hanno coinvolto un gruppo di 40 volontari scelti tra persone fortemente di destra o di sinistra e hanno chiesto loro di leggere e valutare una serie di frasi attribuite a noti leader delle due parti politiche ma, in realtà, preparate a tavolino dagli scienziati stessi. Durante il test i volontari sono stati sottoposti a risonanza magnetica per verificare quanto e come ciascuna affermazione venisse recepita dal cervello.
Dai risultati è emerso che frasi identiche venivano valutate come fortemente motivazionali solo se attribuite al leader della propria fazione politica, attivando le stesse aree del cervello che si accendono quando si leggono frasi poco positive attribuite al leader dell’opposizione.
Per la prima volta i ricercatori hanno notato che stimoli uguali scatenano reazioni diverse in diverse persone portando a risposte diametralmente opposte.
E come disse Totò: “A proposito di politica… Non ci sarebbe qualcosa da mangiare?”
Elisabetta Massa
Non è la prima volta che i ricercatori notano che stimoli uguali scatenano reazioni diverse in diverse persone portando a risposte diametralmente opposte. George Lakoff aveva analizzato questa tendenza, sostenendo che dipende dal diverso significato che le persone attribuiscono a valori apparentemente universali, e quindi a parole come “libertà”, “democrazia”, “giustizia”.
Ecco perchè quando ascoltiamo un discorso politico, in realtà non ne percepiamo il significato, ma più che altro la riaffermazione di idee che abbiamo già formate nella nostra mente.
I nostri cervelli non sono insensibili, ma “selettivi”.
Grazie Elisabetta
Lorenzo
https://formatoberliner.wordpress.com/
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Grazie per la precisazione, Lorenzo. Mi fa molto piacere che tu abbia confermato questa tesi! 🙂
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