Lehman Brothers? No… Lehman Marche

bank-crackSarà la mentalità del “tanto tutto si aggiusta”, sarà il sole, sarà il mare e la salsedine, ma gli Italiani sono tipicamente portati a sottovalutare i problemi fino a quando questi non gli si presentano come impossibili da risolvere. A quel punto però scatta un’altra disciplina in cui siamo bravissimi: lamentarci.

Quattro banche sono sull’orlo del fallimento. Non è terrorismo psicologico ma semplice informazione.

Perché i giornali non ne parlano? Stranamente la notizia sembra essere sfuggita ai mass media… perché è più facile vendere i giornali dopo un fallimento che prima, ci sono più persone arrabbiate da intervistare, più capri espiatori da crocifiggere.

Secondo alcuni dati risulta che nel caso in cui Banca Marche dovesse fallire, si tratterebbe del maggior disastro bancario in Italia dopo quello del Credito Ambrosiano.

E non lo dico io, ma lo scrivono gli avvocati dell’istituto nell’atto di citazione in giudizio per 282,5 milioni di euro di danni presentata al tribunale di Ancona contro gli ex amministratori (tra cui l’ex direttore generale Massimo Bianconi e gli ex presidenti Michele Ambrosini e Lauro Costa) e l’ex società di revisione Price Waterhouse Coopers.

La notizia gira da più di quattro mesi ma gli addetti ai lavori tendono a minimizzare.  Una gestione finanziaria ballerina, fatta di anomalie e violazioni gestionali, riguardo 37 maxi-finanziamenti  concessi senza una adeguata valutazione di meriti e garanzie.

Risultato? Una banca in ginocchio per un buco nei conti di 2 miliardi di euro.

Finanziamenti milionari accordati nel giro di poche ore, senza valutazioni del caso, per favorire imprenditori e costruttori, mentre ad un comune mortale per chiedere un mutuo per l’acquisto della prima casa viene richiesta una lista di documenti infinita, con tempi biblici e analisi del sangue a corredo.

A ottobre sono scaduti i due anni di commissariamento imposto da Bankitalia e se entro il 31 dicembre 2015 il fondo di salvataggio interbancario non finanzierà Banca Marche, a gennaio assisteremo al primo default di una banca italiana secondo i nuovi criteri imposti dalla Ue e della Bce: azionisti e obbligazionisti perderanno tutto, correntisti idem.

Non credete quando vi dicono che i correntisti sotto 100.000€ sono protetti da un fondo interbancario, perché non è vero. I fondi messi a disposizione sono circa 2 Miliardi, ma per salvare le quattro banche in crisi ne occorrerebbero almeno 12.

Le banche interessate sono: Banca Marche, Carichieti, Banca Etruria e Cassa di Risparmio di Ferrara.

Aprite gli occhi prima! Informatevi…  non fate beneficenza agli Istituti bancari.

Elisabetta Massa

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