Avete presente l’espressione “Guardare con gli occhi dell’amore”? Quella sensazione di farfalle nello stomaco mista a diabete che tende ad enfatizzare e farci vedere come Graziano Pellè, un Gattuso qualunque.
La stessa cosa succede in economia. Una sorta di distorsione cognitiva. Praticamente il mercato è guidato dai nostri stati d’animo.
Secondo gli esperti le persone non sono consapevoli del fatto che il loro stato emotivo può costare loro dei soldi. Come farsi prendere dall’ansia e disinvestire durante le fasi negative di mercato.
“Si chiama effetto di capitalizzazione e in economia sta a indicare la tendenza con cui la gente attribuisce agli oggetti che possiede un prezzo più alto di quello che essi stessi sarebbero disposti a pagare se non lo avessero.”
Sovrastimiamo tutto se si tratta di noi. Come diceva Pino Daniele “Ogni scarrafone è bell a mamma sua”. Sul mercato questo si traduce nel fatto che i venditori vogliono più denaro rispetto a quello che pagherebbero se fossero “dall’altra parte” ad acquistare.
Il mercato può essere influenzato. Ci avete mai fatto caso che nei ribassi di mercati i telegiornali seminano il panico? Gli investitori escono e le mani forti spesso rastrellano a basso costi.
I ricercatori hanno messo alla prova un gruppo di persone, inducendo disgusto o tristezza attraverso scene di film. Quando siamo nauseati da qualcosa l’effetto di capitalizzazione tende a dissolversi, quando siamo sconsolati a rovesciarsi.
“La tristezza innesca nell’individuo il desiderio di cambiare lo stato delle cose, inducendolo ad acquistare nuovi beni di consumo o vendendo quelli che possiede. Il disgusto tende invece a spingere le persone a liberarsi delle cose che possiede (a prezzo sottostimato) e a non acquistarne di nuove.”
Questi meccanismi sono utili a capire l’urto di certi avvenimenti scioccanti, come gli attentati dell’11 settembre, sull’economia. Il desiderio o l’avversione a spendere è proprio legata all’emozione suscitata dall’evento.
Sarà un caso che dopo 7 anni di matrimonio torniamo a guardarvi come un Gattuso qualunque?
Elisabetta Massa