Prima dell’estate sono stata ad una riunione tenuta da Confindustria nella quale si discuteva sull’importanza di internazionalizzare le piccole e medie aziende italiane, al fine di allargare il business e gli orizzonti di investimento. In particolare tra gli ospiti c’era il Presidente della Confindustria serba, una bambola bionda con gli occhi azzurri, che se fossi stato un maschietto avrei aperto una succursale dall’altro lato dell’Adriatico solo per invitarla a cena. La cosa che mi ha sconvolto di più è stata la semplicità della burocrazia, ma soprattutto la differenza di tassazione esistente tra noi, il Belpaese e loro. Continua a leggere
Mese: agosto 2016
Perché gli Americani possono girare in Mustang Gt e noi no
Tutti abbronzati e di rientro dalle vacanze estive ci siamo lasciati alle spalle lunghissime discussioni macroeconomiche… Tutti ci avrete immaginati a discutere con il bagnino delle conseguenze del Brexit… e invece no. Mentre contrattavo il prezzo dei souvenir a Milano Marittima non mi sono mai chiesta quanto costasse il petrolio. Continua a leggere
Quando il disastro bancario parla tedesco
Dopo cinque anni di liceo linguistico, ho capito che il tedesco non era proprio la lingua che faceva per me, che niente, non c’era verso di farmela piacere… e che non l’avrei usata nemmeno al mare per attaccare bottone con i biondoni turisti.
Ma ora parliamo delle tedesche che contano: le banche. Deutsche Bank è una delle banche più famose d’Europa, ovviamente di matrice teutonica, ma per quale motivo ne stiamo parlando? Perché è stata travolta dagli STRESS TEST, con un indice di affidabilità che ricorda molto quella dei concorrenti di Temptation Island. Continua a leggere
Soffro lo stress…(e gli Hedge fund)
Dicono che le banche italiane sono stressate… E ci credo! Se lo chiedessero a me se sono stressata anche io risponderei di sì ai primi di agosto! La Bce voleva fare i conti ma le banche italiane erano già con la testa in ferie!
A parte questo, diamo a Cesare quel che è di Cesare: siamo migliorate! Le banche italiane sono state migliori della media europea… Magari non proprio tutte ma in media se la sono cavate bene, decisamente meglio del 2014!
Intesa Sanpaolo si conferma nell’Olimpo delle banche europee.
Mps invece mi ricorda molto Giuseppe, il mio compagno di classe, sempre rimandato a settembre, sempre senza compiti fatti, sempre in ritardo…è intelligente ma non si applica. La Situazione dei crediti inesigibili del Monte sta mandando in delirio tutti, con Renzi che dice “Fermi! Abbiamo la soluzione”e il titolo vola in Borsa… Poi si scopre che non è pronto nessun piano di salvataggio… E ovviamente il titolo crolla.
Unicredit perde clamorosamente il 7%, ma le cose vanno così male? Effettivamente il Cet1 non è il massimo, ma la paura riguarda l’aumento di capitale che si vede all’orizzonte.
Detto questo, c’è da dire che la colpa non è solo delle banche… La responsabilità di questi ribassi repentini riguarda anche le posizioni assunte degli hedge fund.
L’indice italiano perde quasi 5% e a sottoperformare sono sempre i titoli bancari.
Gli hedge fund hanno assunto grosse posizioni ribassiste allo scoperto. Nei giorni precedenti agli stress test dovendo chiudere le loro posizioni, hanno spinto su buy e i titoli sono volati. Passato l’Armageddon day hanno ricominciato a shortare al ribasso.
A loro non importa dei fondamentali, degli esiti positivi degli stress test e che il price to book value quasi dimezzato rispetto alle banche europee. Loro attaccano.
Ma a cosa valgono questi test positivi se qualcuno continua a spingere verso il basso?
Elisabetta Massa