Cosa non si farebbe per vincere una Champions!

Non è bastato CR7 alla Juventus, non sono bastati i ricordi del Triplete del secolo scorso all’Inter… il segreto della coppa di quest’anno è una donna!

Pur non avendo una particolare propensione al calcio, avere un padre, un fratello ed un fidanzato mi espone inevitabilmente alle notizie calcistiche.

Mi è saltata all’occhio la storia di Kathleen Kruger. Una trentenne insolita per il mondo del calcio.

Classe 1985 è ufficialmente la team manager del Bayern, la squadra che ha vinto la Champions di quest’anno strappandola al PSG delle meraviglie.

In passato stella del Bayern femminile, “ho lasciato perché, a quel tempo, c’era soltanto un rimborso spese per l’enorme sforzo in campo. Quindi, oltre a giocare, tutte noi abbiamo lavorato o studiato», ha dichiarato.

Dopo la laurea la chiamata dal Bayern come assistente sportivo e da lì in pochi anni diventa team manager. Ad oggi è un pilastro per la squadra, addirittura l’unica quota rosa ammessa alle chat ufficiali della squadra.

I giocatori dichiarano che lei c’è sempre. Per questioni sportive, manageriali, organizzative ma anche love’s affaires.

«È lei che tiene unita la squadra. Non importa con quali problemi possiamo andare da lei, lei c’è sempre», ha detto Muller in un’intervista rilasciata tempo fa alla Bild.

In questi anni sulla panchina dei bavaresi sono cambiati diversi allenatori, ma lei c’è sempre.

Dietro un grande gruppo di uomini, c’è una grande donna team leader!

Elisabetta Massa

Un the con Putin

Se state leggendo questo articolo, probabilmente non siete mai stati a prendere un the da Putin.

Lo sa bene Alexei Navalny, il 44 enne segretario del Partito del Progresso, famoso per le sue battaglie anti corruzione, noto oppositore politico di Putin.

Secondo una prima ricostruzione, Navalny ha avuto un malore durante un volo che lo portava dalla Siberia in Russia. Potrebbe essere stato avvelenato da una tazza di the e l’aereo sarebbe stato costretto ad un atterraggio di emergenza che lo ha portato direttamente in ospedale.

I medici si sono sempre rifiutati di mostrare i risultati degli esami tossicologici e il povero Alexei in questo momento si trova in coma, in un ospedale russo. I suoi parenti non sono stati in grado di vederlo e dalle note mediche ufficiali risulta che si sia trattato di una disfunzione metabolica con calo di zuccheri.

Le cartelle cliniche non sono state mai rese note e quando la famiglia ha chiesto di trasferire Navalny in Germania per ulteriori accertamenti. E’ dovuta intervenire Angelona Merkel per sbloccare la situazione.

Anche l’Europa sta premendo perché si faccia luce sull’accaduto.

…se volete un buon the, meglio andare a casa della sempreverde Queen Elisabeth!  

Elisabetta Massa

Deficit: Cicale o Formiche?

Devo darvi due notizie: una buona e una cattiva. Iniziamo dalla buona: dall’ultima riunione dell’Eurotower, sede della BCE, risulta che finalmente in Europa sia iniziata una forma di ripresa dell’economia. Un sospiro di sollievo, come quando la commessa di Zara ti dice che quella gonna nera non era l’ultima 36. 

Ora quella cattiva: la ripresa, si legge, “resta parziale e disomogenea”.

Approfondiamo: dopo gli ultimi dati sulla crescita dei contagi c’è poco da stare sereni, eppure dalle note della BCE si legge che sono ripartiti i consumi e in alcuni paesi addirittura c’è stato un rimbalzo della produzione industriale.

Cosa ci fa restare coi piedi per terra? Le misure di contenimento e l’incertezza sulla prossima curva dei contagli.

Lunedì scorso un lapidario Super Mario Draghi ha chiarito la differenza tra debito sussidiario e debito produttivo.

In fasi di emergenza come quella che stiamo vivendo, sarà inevitabile l’aumento del debito pubblico a dismisura, il pareggio di bilancio per i prossimi anni sarà una chimera… fin qui siamo tutti d’accordo.

Il punto è che questo debito pubblico deve essere impiegato in modo produttivo, sul capitale umano, la ricerca, le infrastrutture… non può trasformarsi esclusivamente in sussidi a lungo termine.

Solo in questo modo sarà sostenibile dalle generazioni future.

Mario says: “In questo susseguirsi di crisi i sussidi che vengono ovunque distribuiti sono una prima forma di vicinanza della società a coloro che sono più colpiti, specialmente a coloro che hanno tante volte provato a reagire. I sussidi servono a sopravvivere, a ripartire, ma ai giovani bisogna però dare di più”.

Ma come ci siamo comportati negli anni trascorsi? Siamo stati cicale o formiche?

A dispetto di quanto dicono gli Europei, non siamo stati degli spendaccioni. Analizziamo cosa è successo negli ultimi 30 anni: l’avanzo primario, cioè la differenza tra entrate ed uscite dello stato, misurato rispetto al Pil nazionale, ad esclusione dei costi per gli interessi sul debito pubblico negli ultimi 3 decenni è stato sempre positivo.

Ma come mai tutto questo virtuosismo? A fine anni Novante l’obiettivo dell’Italia era quello di entrare nella Moneta Unica. Il Trattato di Maastricht prevedeva un deficit sotto il 3%. L’unico modo per accedervi era tenere sotto controllo il deficit (differenza tra avanzo primario e quota interessi), ma non potendo controllare nel breve le voci di spesa, si decise di imporre una bella Tassa per l’Europa.

Risultato? Avanzo primario record del 6,7%.

Elisabetta Massa

Presidenziali Usa: scaramucce, streaming e muri fantasma

“Uniti supereremo questa stagione di tenebre in cui Donald Trump ha ammantato l’America troppo a lungo. Non possiamo dare altri quattro anni a questo presidente che non si assume responsabilità, scarica le colpe sugli altri, divide e semina odio. L’America è a un punto di volta, questa è un’elezione in grado di cambiare le storia, sono in gioco l’anima del Paese, la moralità, la scienza e la democrazia”

Joe Biden ha ufficialmente accettato la nomination a candidato dei Democratici, formalità che ufficializza l’inizio della fase conclusiva della campagna elettorale per le presidenziali Usa.

Lo ha fatto dal convention center in Delaware, in videoconferenza. Sono intervenuti a suo sostegno l’ex Presidente Obama con sua moglie Michelle, l’ex candidata democratica Hillary Clinton, la sua candidata alla vice Presidenza Kamala Harris e la deputata dem Alexandria Oratio Cortez.

Non gliele hanno certo mandate a dire! Temi caldi affrontati? La pandemia mal gestita dal tycoon, la conseguenze della crisi economica, il razzismo sistemico e i cambiamenti climatici.

Di tutta risposta sul fronte repubblicano si è abbattuto un piccolo uragano: Stephen Bannon, l’ex consigliere politico di Trump è stato arrestato per frode nell’ambito della campagna di raccolta “We Build The Wall”.

La campagna di raccolta fondi prevedeva la costruzione di un muro divisorio con il Messico, in stile grande muraglia cinese, al fine di arrestare i flussi migratori dal sud.

Invece pare che tutti i soldini raccolti siano serviti solo a finanziare il suo stile di vita.

Chi la fa sotto la neve, prima o poi si scopre! ;P

Elisabetta Massa