Posso capire tutto, davvero, ma questo no. Posso capire i maschi che si fanno la ceretta, mia mamma che mi sveglia alle 8.00 di domenica e pure le donne che si mettono gli stivali bianchi. Ma questo no!
I mercati continuano il loro up&down ma il movimento del titolo Intesa Sanpaolo durante la giornata di contrattazione di venerdì ha qualcosa di inspiegabile. Come se mani silenziose stessero muovendo i fili.
Venerdì 5 febbraio è stata giornata di bilanci, sono uscite le trimestrali del gruppo bancario che hanno davvero stupito tutti: gli utili 2015 sono stati 2,7 miliardi cioè il doppio del 2014 ed il 35% in più degli obbiettivi previsti nel piano industriale 2014-2017.
Questo cosa comporta? Una distribuzione di 400 milioni di euro di extra dividendo da ripartire tra gli azionisti.
Alla pubblicazione dei dati, come da manuale il titolo vola in Borsa, toccando performance superiori all’8%.
Fin qui tutto regolare. POI? Il titolo crolla e chiude a -4%. Ribadisco: Chiude a menoquattropercento dopo la pubblicazione dei migliori dati di bilancio del suo ultimo decennio!
Ora, potete dirmi che il mercato è irrazionale, che ci sono timori per i titoli bancari, che Piazza Affari è debole a causa del petrolio, che il mercato non ha ancora stornato la notizia della maternità della Meloni, ma niente giustifica una chiusura simile.
Gli utili fanno +35% e il titolo chiude a -4%. Come una ragazza che ammicca e poi ti dà un due di picche.
Abbiamo ancora dubbi sull’esistenza di qualcuno che muove i fili al ribasso?
Elisabetta Massa