Vi ricordate i primi mesi di fidanzamento? Quando tutto sembrava stupendo, lei era sempre bellissima e credevate di vivere in una sorta di commedia romantica americana? Bene.
E la prima litigata? La prima discussione perché la domenica pomeriggio mica puoi restare sempre a casa a guardare la partita! Ecco, in quel caso, lei non era poi così bella… e il tutto è servito soltanto a riportarvi coi piedi per terra.
Stessa cosa hanno fatto i mercati finanziari ad agosto e settembre. Dopo un mese di verde speranza, la settimana appena passata si è chiusa con un bilancio negativo.
Il trend negativo, marcato dopo la riunione dell’8 settembre della BCE, ha concluso la sua corsa venerdì sera. Il motivo?
Dalle riunioni delle Banche centrali risulta un forte clima di incertezza che pesa sulle aspettative dei mercati. In aggiunta una nuova discesa del prezzo del petrolio ha fatto da zavorra alle valute dei paesi produttori.
La situazione non è conclusa, sembra rinviata di qualche settimana. Intanto gli investitori restano cauti, per paura che le banche centrali non siano disposte più a stimolare i mercati. Si attendono i movimenti della Fed e della Banca centrale giapponese che sembrano pronte a parlare verso fine mese.
La BoJ sembra intenzionata e ridurre ulteriormente i tassi già negativi… mentre la Fed, visti i dati deludenti sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio, sembra intenzionata a rinviare il rialzo dei tassi almeno a fine anno.
Se da un lato queste sembrano buone notizie, dall’altro non fanno altro che aumentare il timore che la crisi non sia ancora passata.
In controtendenza sembra andare il mercato delle obbligazioni che tenta di alzare la testa soprattutto nei mercati a lungo termine. Lo spread ha allargato la sua forchetta.
Ma come nelle migliori storie d’amore, le fasi negative servono a capire quanto siamo convinti delle scelte che abbiamo fatto.
Elisabetta Massa