Che cosa è lo spread?

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Vi siete mai chiesti che cos’è lo spread e come questo possa influenzare le vostre tasche?

Tra le più cercate su Google, dopo le anticipazioni de Il Segreto e le ricette di Antonella Clerici, troviamo la parola spread.

Questo termine è entrato di prepotenza nel nostro lessico nel 2011, quando una forte instabilità politica aveva portato l’Italia a dei livelli di spread fuori controllo.

Ma cos’è lo spread? Si tratta di uno degli indicatori più utilizzati per valutare le crisi economiche, indica la capacità di uno stato di restituire i propri debiti.

Lo stato italiano ha moltissimi debiti, costituiti sostanzialmente da tutti i titoli di stato (Bot, btp ecc) emessi in cambio di soldi presi in prestito da cittadini, banche e altri paesi. Ma oggi l’Italia è da questo punto di vista meno credibile (degradata da due agenzie che valutano le capacità dei debitori di rendere i soldi) e per far acquistare i suoi titoli deve offrire interessi sempre più alti.

E siccome lo spread è la differenza o “allargamento” (spread in inglese) di rendimento tra i titoli di Stato (come i btp) italiani e quelli tedeschi (“bund”), meno l’Italia è credibile, più alti sono gli interessi che deve pagare per avere prestiti e più aumenta lo spread con i titoli tedeschi, giudicati molto affidabili.

Perché proprio la Germania? Secondo le agenzie di rating, la Germania, grazie alla sua struttura economica, è considerata un paese che non può fallire, dunque investire acquistando titoli di stato tedeschi consente di mettere al riparo i propri risparmi dal rischio di non rivederli più.

Investire in un paese in difficoltà economica, come l’Italia del 2011, la Grecia, il Portogallo, poteva rappresentare un rischio, perché pagare alti interessi sui propri debiti, può avere come conseguenza l’impossibilità di ridurre i debiti stessi, con conseguente crollo dell’affidabilità, in una spirale sempre più inarrestabile.

Ad oggi, lo spred tra Btp e Bund si assesta intorno a quota 100 (93 punti in data 12 Novembre 2015), quindi se acquistassi un titolo di stato italiano rispetto ad uno tedesco mi frutterebbe un punto percentuale di interesse in più… proprio perché l’Italia è meno affidabile,  guadagnerei di più, in quanto teoricamente sto rischiando di più.

Elisabetta Massa  

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