Il gentil sesso negli anni ha fatto passi da gigante nel riconoscimento dei propri diritti, ma ci sono dei settori in cui le cose non sono migliorate. Ad esempio nel mondo della finanza.
C’è una specie di soffitto di cristallo che impedisce alle donne di fare carriera come gli uomini, nella maggior parte dei settori è stato infranto ma nel mondo della finanza non è così. Femminucce e Finanza restano un tabù.
Rispetto a vent’anni fa il numero di donne operanti un questo settore è addirittura diminuito.
Facciamoci un giro per il mondo: i dati di Forbes riportano che nelle 500 maggiori società statunitensi le donne occupano circa il 17,6% delle posizioni manageriali. In Italia la situazione non migliora particolarmente, solo il 24% delle aziende italiane ha delle donne come direttore finanziario.
Il settore finanziario è a netta prevalenza maschile e laddove le donne ricoprono ruoli di controllo, esse hanno comunque una retribuzione in media più bassa del 10% rispetto ai colleghi maschietti.
In Italia probabilmente le donne continuano a scegliere uno stile di vita tradizionale che difficilmente combacia con gli orari di lavoro impegnativi e poco flessibili dei ruoli manageriali.
Purtroppo, ad oggi, lo stato non mette a disposizione delle mamme lavoratrici strumenti di sostegno che possano aiutare la carriera.
Tutta colpa degli stereotipi? L’Italia vive ancora impregnata da una cultura maschilista per quanto concerne il mondo della finanza e non solo, è stata addirittura necessaria una Legge sulle Pari Opportunità per dare maggiori chance alle donne.
Si è soliti pensare che la Finanza sia un mondo dominato da aggressività, competitività e capacità di assumere i rischi, da sempre qualità tipicamente maschili, invece certi ambiti avrebbero bisogno di caratteristiche prettamente femminili come la trasparenza, l’empatia, la correttezza e la flessibilità.
L’astronauta Samantha Cristoforetti ci ha dimostrato che non esistono ruoli “da uomini”.
Bisogna combattere oggi per i diritti non riconosciuti, trovare qualcosa per cui valga la pena organizzare lavoro e famiglia.
Elisabetta Massa