C’è chi trasformava l’acqua in vino, chi ogni oggetto in oro… e chi ha trasformato 230 milioni di debiti in 220 milioni di utili: prodigi imprenditoriali di Mister Erick Thohir.
Ma come ha fatto? Facciamo un passo indietro. La società FC Internazionale Milano è una società calcistica per azioni italiana fondata il 9 marzo 1908. Ha in vetrina 18 scudetti, 7 Coppe Italia, 5 Supercoppe italiane, 3 Champions League, 3 Coppe UEFA, 2 Coppe Intercontinentali e una coppa del mondo per club. Decisamente un investimento appetibile per un magnate come Thohir.
Perché proprio l’Inter? Secondo un’intervista concessa dal nuovo presidente, l’imprenditore avrebbe scelto l’Inter perché interessato al campionato italiano, che a differenza di quello spagnolo (costantemente conteso esclusivamente tra Real Madrid e Barcellona), avrebbe rappresentato un ottimo investimento.
“L’Inter è un club di grande nome, c’erano le condizioni giuste per concludere l’affare. Rappresenta una grande opportunità. Parliamo di una società che ha un nome e una grande storia in Europa e nel mondo e sono convinto che nel giro di due anni il campionato italiano tornerà a splendere”. (cit. Erick Thohir)
La Società è stata letteralmente salvata da un grandissimo intervento di ingegneria finanziaria in grado di risanare i conti della società. Nel 2005 terminava l’epoca in cui il Calcio italiano poteva finanziarsi cedendo i propri marchi. Il brand veniva ceduto ad una società controllata dal club stesso e creata ad hoc. La società incassava i soldi della vendita, potendo così pareggiare i bilanci. Solo in seguito riprendeva in affitto il marchio e lo sfruttava commercialmente.
Una sorta di giroconto. I capitali utilizzati dalla controllata per acquistare il marchio provenivano da prestiti concessi dal mondo bancario e pagati in comode rate. In pratica si trattava di un finanziamento dilazionato.
A dicembre 2005 l’Inter scorpora così il marchio cedendolo a una società controllata, la Inter Brand, per 158 milioni. A finanziare l’operazione, con 120 milioni, è Banca Antonveneta.
Torniamo ad oggi. Giugno 2014. Thohir diventato proprietario dell’Inter si obbliga a liberare Massimo Moratti dalle garanzie personali prestate per assicurare le banche creditrici del club nerazzurro.
Thohir non paga i debiti interisti con capitali propri, ma apre una linea di credito presso Goldman Sachs e da altri fondi tramite Unicredit. L’FC Internazionale cede infragruppo un ramo d’azienda contenente i contratti di sponsorizzazione, crediti derivanti dai media rights e relativi a Inter Channel. A sua volta Inter Brand conferisce a IMC il marchio “Fc Inter”.
Gran parte della società interista viene inserita dentro ad una matrioska (la IMC) data in pegno a garanzia del nuovo debito pari a 230 milioni. L’Inter detiene il 55,6% del capitale di IMC, mentre il 44,4% appartiene a Inter Brand. Tutto in casa.
Il patrimonio complessivo si aggira intorno ai 57 milioni in totale. Perizie indipendenti stabiliscono invece che gli asset conferiti dall’Inter (contratti con sponsor, crediti per diritti tv) valgono 159 milioni, mentre il marchio “Fc Inter” vale 131,8 milioni. Quindi emerge un surplus di 219 milioni.
Dove sono ora queste plusvalenze? La prima, quella dell’Inter, porta a iscrivere nel bilancio una bonus di 139 milioni che conduce a dichiarare un utile netto di 33 milioni circa.
Inter Brand delibera la distribuzione alla stessa Inter di un dividendo “in natura” pari a 78,7 milioni, più o meno tutta la plusvalenza emersa con il conferimento a IMC del marchio “Fc Inter”.
Chi è Erick Thohir? Tra le società a lui riconducibili la prima è la Mahaka Media, società fondata nel 1992. Thohir gestisce la Mahaka Media attraverso Beyond Media, un’altra holding della quale possiede tutto il capitale. La Beyond Media è proprietaria del 75% della Indonesian Live Entertainment, che fornisce servizi di ticketing e promozione per concerti in Indonesia. Thohir è anche presidente di Visi Media, conosciuta come Viva Group. In passato proprietario di una squadra della NBA, sembra che la sua vendita coincida con l’acquisto dell’Inter.
Basteranno i capitali di questo astuto imprenditore a riportare l’Inter alla gloria del Triplete? Intanto ci godiamo le gioie del bellissimo Icardi!
Elisabetta Massa