Banca Marche: Non chiamatelo Salvataggio

Baywatch-Team

Guardando la TV, quattro giorni fa mi sono accorta che tutti i telegiornali parlavano di una maxi truffa ai danni dell’Ordine dei Francescani. Cinquanta milioni di euro. La prima cosa che mi è venuta in mente è stata: ma col voto di povertà che hanno giurato, come hanno fatto a mettere da parte 50 milioni di euro? Passato lo sgomento per la cifra, mi sono fatta un’altra domanda: ma che fine hanno fatto i soldi? Rubati. Spariti. Smaterializzati.

Inoltre la notizia era corredata da un altro evento non meno importante: l’autore della truffa, Leonida Rossi, un broker italo-svizzero, si sarebbe impiccato a casa sua, a seguito dell’indagine aperta dalla procura di Milano. TRUFFA e ABUSIVO ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’ FINANZIARIA.

Tutti i telegiornali non facevano altro che parlarne.

Certo che fuori fa freddo, resto a casa e continuo a guardare il telegiornale, magari parlano anche della vicenda di Banca Marche, Carichieti, Carife e PopEtruria. 130 mila piccoli soci hanno perso tutti i loro risparmi, per un totale di 638 milioni di euro AZ-ZE-RA-TI.

Aspetto, magari ne parlano in tv. Niente. Isis, Parigi, terroristi in fuga, shopping natalizio, Corona che scrive un libro… niente del 638 milioni di euro spariti non ne parlano in TV.

Eppure su internet qualcuno ne parla, i blog lo scrivono, i rendiconti dei clienti parlano chiaro. Le azioni e le obbligazioni sono state azzerate.

Questa non è una truffa? Perché non ha avuto risonanza? Perché ognuno deve piangere sui propri risparmi versati?

Facciamoci due conti: con 638.000.000 € avremmo potuto acquistare 3500 Ferrari fiammanti, oppure adottare 1.200.000 bambini a distanza, costruire 30 ospedali in Libia.

Ma quello che è stato è stato. Ora a risentirne sarà soltanto la fiducia dei consumatori nelle banche.

L’assoluto silenzio che avvolge la vicenda è inquietante. Non si è trattato di fatto di un salvataggio se qualcuno ha visto azzerarsi i propri risparmi. Il governo ha tenuto a sottolineare che ha salvato soltanto l’attività operativa della Banca e i livelli occupazionali.

Ma cosa ne pensa Luciano Goffi, direttore generale della vecchia Banca Marche e da oggi amministratore delegato della Nuova Banca Marche? E’ stato salvato il salvabile, un “piccolo” sacrificio” di pochi per salvare la banca è stato necessario.

E per chi ha perso tutto? “Possiamo soltanto assicurare vicinanza e sensibilità verso coloro che rimangono nostri clienti.”

Intanto circa 1200 azionisti e obbligazionisti si stanno preparando per portare Banca Marche in tribunale con una class action.

Regala anche tu per Natale un’azione azzerata ai tuoi nipoti.

Elisabetta Massa

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