Vi ricordate a scuola come era divisa la classe? Simpatici da una parte, secchioni dall’altra.
I simpatici erano quelli sempre di buonumore, sempre senza compiti, sempre in ritardo, che cercavano in tutti i modi di prendere sei ma con scarsi risultati… però erano i principi dell’ora di ricreazione, fastidiosi ma insostituibili!
Dall’altra parte i secchioni, quelli spocchiosi, sempre in orario, sempre precisi, sempre preparati, sempre nove e sempre “Maestra, lui mi dà fastidio!” .
Ok, ora vi spiego cosa sono i CDS e come influiscono sulla nostra economia.
Prendiamo l’Italia, noi come sempre non siamo i secchioni, però siamo i simpatici della classe. I nostri titoli di Stato in pagella hanno una sufficienza stiracchiata, in termini tecnici il voto viene chiamato rating. Il rating è l’indicatore che segnala il livello di solvibilità di un soggetto debitore quale per esempio uno Stato oppure un’impresa. La scala va dai più bravi AAA, a scendere (AA, A, BBB,BB,B) fino ad arrivare a CCC, votazione che indica i titoli spazzatura, cioè quelli completamente inaffidabili. Nel nostro caso specifico, il voto è BBB-. Suo figlio è intelligente ma non si applica.
Ora, secondo voi, chi sono i più bravi della classe? Che domande! La Germania! Rating AAA.
Sì, ma a noi cosa ci cambia? La votazione ricevuta si ripercuote sui tassi che lo Stato deve pagare sui propri debiti pubblici, uno Stato affidabile come la Germania, può permettersi di pagare a chi sottoscrive, tassi di interessi veramente bassi, perché i suoi titoli di Stato rappresentano un investimento solido e di qualità, in quanto rispecchiano i bilanci di Stato e la salute della loro economia. Noi che così bravi non siamo, dobbiamo pagare dei tassi più alti per far sottoscrivere i nostri BTP. Il differenziale tra i tassi Italia-Germania è chiamato spread ed è una specie di premio che viene riconosciuto all’investitore che si prende il rischio di sottoscrivere un titolo relativamente più rischioso.
Sottoscrivendo un titolo decennale italiano il tasso che ricevete è 1,51%, contro lo 0,45% della Germania.
Se la differenza vi sembra molta, date uno sguardo alla tabella: un titolo turco rende più del 10%, un titolo brasiliano circa il 16%. I dati su Grecia e Argentina addirittura non pervenuti.
I CDS, Credit Default Swap, rappresentano un’alternativa al rating. Il principale utilizzo é quello ai fini di copertura di un portafoglio obbligazionario dal rischio di default e/o anche da eventuali variazioni negative di prezzo a seguito del peggioramento del rischio di credito. Si tratta di una sorta di assicurazione, un paracadute.
L’andamento dei prezzi dei CDS viene utilizzato come un barometro del sentiment degli investitori rispetto ad un emittente. A differenza del rating, reagiscono quasi in tempo reale, riflettendo le aspettative del mercato rispetto al rischio dell’emittente. La capacità di registrare così velocemente i mutamenti a volte repentini dell’umore dei mercati deriva anche dal fatto che vengono scambiati quotidianamente. Rappresentano quindi un indicatore e uno strumento particolarmente utile. Nel 2008, i CDS furono gli unici tra tutti gli indicatori a segnalare il rischio di default della Lehman Brothers.
In effetti un CDS tedesco ha un valore intorno a 13… quello brasiliano oltre 479. L’Italia si assesta sui 112.
Non siamo i più bravi della classe e forse non lo saremo mai, perché siamo incoerenti, sconclusionati, procrastinatori, imprecisi e mediamente inaffidabili…
…ma ricordatevi sempre Messico, Mondiali 1970, Italia-Germania 4-3.
Elisabetta Massa