Figlio mio, sei “economicamente” ignorante!

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Nonostante io sia in età da marito, non ho ancora figli e tutte le catastrofiche esperienze adolescenziali le vivo grazie ai duemetri di fratello che mi ritrovo. Quindici anni, studente dell’Istituto tecnico commerciale. Insomma, la vecchia Ragioneria! Anni fa un diploma nella stessa scuola gli avrebbe garantito un destino roseo o quantomeno rispettabile. Oggi mi rendo conto che, nonostante sia una persona molto informata sull’attualità, economicamente parlando è una vera capra.

Economicamente analfabeta. E non mi riferisco ai milioni di euro che spende in panini da Mc Donald’s o in snakers tutte uguali.

Ho potuto costatare che mio fratello adolescente è tristemente in media. Di cosa? Analfabetismo economico.

Secondo uno studio dell’OCSE, che riguarda le conoscenze economiche dei 15enni di tutto il mondo, risulta che i Teens italiani sono proprio ignoranti. Nel senso che ignorano anche gli elementi base della cultura finanziaria. Dopo di noi solo I colombiani.

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Fonte: True Numbers

I test Pisa, condotti dall’Ocse, ci dicono che gli Americani, i Russi, i Francesi e anche gli Spagnoli, sono più bravi di noi. Su un punteggio medio mondiale assestato intorno ai 500 punti, noi ci fermiamo solo a 466. La percentuale degli esperti teens in economia, si ferma solo al 2% mentre nel resto dei paesi Ocse il dato è pari a 9,7%.

Sarà forse colpa dei genitori che non danno più le paghette da gestire?

Elisabetta Massa

Tutti i motivi per cui è giustissimo odiare un consulente finanziario

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Buongiorno Dott. Rossi, sono Franca Pistacchio, consulente finanziario…” E dentro di te una voce geme: “Che stress ‘sti promotori…” Ma non puoi dirlo ad alta voce, non puoi dire che a te la tua banca va benissimo, dove per giunta ci vai solo per fare i prelievi. Passeresti per snob, arrogante, prepotente.

Ti basterà leggere questa semplice lista per trovare 10 validissime motivazioni utili per capire il tuo rifiuto a cedere ad un consulente finanziario.

  1. Il promotore finanziario non ha mai un prodotto bello e pronto da proporre, ti costringe a lunghe chiacchierate per capire i tuoi obiettivi. #pianificazione
  2. Tutti le persone che conosci sono clienti della tua stessa banca sotto casa, insomma, fa paura ammettere di non essere uno dei tanti puntini appiccicati attorno alla media della gaussiana. #istintodelgregge
  3. “Ma io veramente sono amico del direttore…” Non è vero. E lo sai anche tu. Berlusconi ha amicizie importanti. Non tu. #amicodeldirettore
  4. Vuoi mettere la comodità di avere tutto il patrimonio investito in titoli di Stato piuttosto che spacchettarlo in più prodotti, diversificati per esigenza con tanto di andamenti decorrelati? #diversificazione
  5. In quanto esperto conoscitore della finanza, non puoi avere un consulente finanziario. Pensa come potrebbero essere le conversazioni (“Esperta, ti va se ci guardiamo gli andamenti dei derivati?” “Ma che dici, Esperto? Siamo degli esperti, non possiamo guardare quella roba!” “Ma è divertente…” “No, esperto, torna a pensare ai tuoi titoli da cassettista!” “Che pizza…c’erano i futures a prezzo stracciato!”). #esperto
  6. #Nessunrimpiantonessunrimorso. Come dice Max Pezzali, molti soffrono perché pensano che avrebbero meritato di più, più rendimento, meno rischio, meno commissioni…che se potessero ricominciare…se potessero ricominciare l’unica cosa che farebbero è… ricomprare lo stesso prodotto. #comportamentireiterati
  7. “Le quotazioni continueranno a scendere, meglio se usciamo da questo investimento, stiamo già perdendo l’1%, ormai ne capisco di Borsa!”, “Scusi ma lei non faceva il dentista?!” #overconfidence
  8. “Questi buoni Fruttiferi li ha donati mio nonno a mio padre e mio padre li ha donati a me, vorrei continuare a mantenerli come fonte di reddito.” #ancoraggio
  9. “Perché non siamo usciti dall’investimento quando guadagnavo il 7%??? Ora sto perdendo il 2%!” “Sì, ma continua a guadagnare il 5%…#orgoglioepregiudizio #orgoglioerimpianto
  10. “I soldi non posso vincolarli, mi servono per il matrimonio di mia figlia”, “Ma è al secondo anni di asilo…#orizzontitemporali #holdingperiod

Elisabetta Massa

Sterlina di Plastica

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Dopo al Brexit, tutti si preoccupavano di che fine avrebbe fatto la sterlina, tra svalutazioni e attacchi speculativi. E invece? La Sterlina è diventata di plastica!
Le nuove banconote coniate in Italia, per la precisione a Casale Monferrato, sono state fatte su ordinazione del popolo di sua Maestà, in un materiale plastico che le rende due volte più resistenti delle vecchie banconote. Impermeabili e fatte in materiali polimerici, possono essere rosicchiate dal cane, messe in lavatrice o spiegazzate in tasca.
Molto più difficili da falsificare grazie alla presenza di una parte trasparente e al materiale innovativo, una volta arrivate a fine carriera possono essere semplicemente riciclate. Nel vero senso della parola.
La moneta di plastica non è proprio una novità, in quanto già in Australia, in Romania e in Nuova Zelanda erano state adoperate.

 

Elisabetta Massa

Incertezza banche centrali. Come quando ci siamo fidanzati…

 

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Vi ricordate i primi mesi di fidanzamento? Quando tutto sembrava stupendo, lei era sempre bellissima e credevate di vivere in una sorta di commedia romantica americana? Bene.

E la prima litigata? La prima discussione perché la domenica pomeriggio mica puoi restare sempre a casa a guardare la partita! Ecco, in quel caso, lei non era poi così bella… e il tutto è servito soltanto a riportarvi coi piedi per terra. Continua a leggere

Tassazione. Mia cara Italiana ti lascio per una Bulgara

Prima dell’estate sono stata ad una riunione tenuta da Confindustria nella quale si discuteva sull’importanza di internazionalizzare le piccole e medie aziende italiane, al fine di allargare il business e gli orizzonti di investimento. In particolare tra gli ospiti c’era il Presidente della Confindustria serba, una bambola bionda con gli occhi azzurri, che se fossi stato un maschietto avrei aperto una succursale dall’altro lato dell’Adriatico solo per invitarla a cena.  La cosa che mi ha sconvolto di più è stata la semplicità della burocrazia, ma soprattutto la differenza di tassazione esistente tra noi, il Belpaese e loro. Continua a leggere

Perché gli Americani possono girare in Mustang Gt e noi no

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Tutti abbronzati e di rientro dalle vacanze estive ci siamo lasciati alle spalle lunghissime discussioni macroeconomiche… Tutti ci avrete immaginati a discutere con il bagnino delle conseguenze del Brexit… e invece no. Mentre contrattavo il prezzo dei souvenir a Milano Marittima non mi sono mai chiesta quanto costasse il petrolio. Continua a leggere

Quando il disastro bancario parla tedesco

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Dopo cinque anni di liceo linguistico, ho capito che il tedesco non era proprio la lingua che faceva per me, che niente, non c’era verso di farmela piacere… e che non l’avrei usata nemmeno al mare per attaccare bottone con i biondoni turisti.

Ma ora parliamo delle tedesche che contano: le banche. Deutsche Bank è una delle banche più famose d’Europa, ovviamente di matrice teutonica, ma per quale motivo ne stiamo parlando? Perché è stata travolta dagli STRESS TEST, con un indice di affidabilità che ricorda molto quella dei concorrenti di Temptation Island. Continua a leggere

Soffro lo stress…(e gli Hedge fund) 


Dicono che le banche italiane sono stressate… E ci credo! Se lo chiedessero a me se sono stressata anche io risponderei di sì ai primi di agosto! La Bce voleva fare i conti ma le banche italiane erano già con la testa in ferie! 

A parte questo, diamo a Cesare quel che è di Cesare: siamo migliorate! Le banche italiane sono state migliori della media europea… Magari non proprio tutte ma in media se la sono cavate bene, decisamente meglio del 2014! 

Intesa Sanpaolo si conferma nell’Olimpo delle banche europee. 

Mps invece mi ricorda molto Giuseppe, il mio compagno di classe, sempre rimandato a settembre, sempre senza compiti fatti, sempre in ritardo…è intelligente ma non si applica. La Situazione dei crediti inesigibili del Monte sta mandando in delirio tutti, con Renzi che dice “Fermi! Abbiamo la soluzione”e il titolo vola in Borsa… Poi si scopre che non è pronto nessun piano di salvataggio… E ovviamente il titolo crolla.  

Unicredit perde clamorosamente il 7%, ma le cose vanno così male? Effettivamente il Cet1 non è il massimo, ma la paura riguarda l’aumento di capitale che si vede all’orizzonte. 

Detto questo, c’è da dire che la colpa non è solo delle banche… La responsabilità di questi ribassi repentini riguarda anche le posizioni assunte degli hedge fund. 

L’indice italiano perde quasi  5% e a sottoperformare sono sempre i titoli bancari. 

Gli hedge fund hanno assunto grosse posizioni ribassiste allo scoperto. Nei giorni precedenti agli stress test dovendo chiudere le loro posizioni, hanno spinto su buy e i titoli sono volati. Passato l’Armageddon day hanno ricominciato a shortare al ribasso. 

A loro non importa dei fondamentali, degli esiti positivi degli stress test e che il price to book value quasi dimezzato rispetto alle banche europee. Loro attaccano. 

Ma a cosa valgono questi test positivi se qualcuno continua a spingere verso il basso? 
Elisabetta Massa 

Il Canna-business

taxing_marijuana.jpg Tanti sono i Vip che negli anni si sono schierati a favore di questa battaglia… ognuno con la propria motivazione ma tutti a favore della legalizzazione della cannabis. Tra tanti ricordiamo J-Ax, Marco Pannella, il Dott. Veronesi, lo scrittore Roberto Saviano e tanti altri.

Tra le varie motivazioni troviamo l’opportunità di sottrarre un business alle mafie, l’utilizzo per scopi medici… o solo per divertimento. Continua a leggere

Mps come stai?

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Lunedì è duro per tutti, per Mps un po’ di più. Meno 7% nella giornata di oggi. A nulla è servito lo stop della Consob alle vendite allo scoperto.

Venerdì ci sarà l’armageddon, l’Autorità bancaria europea pubblicherà i dati degli stress test relativi a Mps e a tutto il sistema bancario italiano. Secondo i rumors, l’istituto senese dovrebbe essere l’unico gruppo bancario ad essere “rimandato a settembre”. Continua a leggere