Fino a qualche giorno fa, l’87,6% della popolazione italiana ne ignorava l’esistenza. Poi è bastato bruciare qualche centinaio di milioni di euro per farle conoscere a tutti. Un po’ le Monica Lewinsky della situazione. Tutti le trascurano… poi fanno un casino talmente grande, che non puoi più far finta di non sapere!
Provo a spiegarvi cosa sono.
Di Obbligazioni ce ne sono tantissimi tipi… Obbligazione Equity Linked, Obbligazione Convertibile, Obbligazione Index Linked, Obbligazione Cum Warrant, Obbligazione Drop Lock, Obbligazione Callable, Obbligazione Abbandonabile, Obbligazione Dual Currency, Obbligazione Reverse Floater, Obbligazione a Capitalizzazione Integrale, Obbligazione in Valuta, Obbligazione Zero Coupon, Obbligazione Strutturata, Obbligazione Ordinaria, Obbligazione al Portatore, Obbligazione a Sconto Puro, Obbligazione a Premio, Obbligazione a Tasso Variabile, Obbligazione Internazionale, Obbligazione Nominativa, Obbligazione Spazzatura, Obbligazione Nominativa, Obbligazione Indicizzata, Obbligazione Estera, Obbligazione Bull and Bear , Obbligazione a Tasso Fisso, Obbligazione Garantita, Obbligazioni Soggette ad Estrazione…
Vorrei stare qui a spiegarvele tutte una per una… ma a Natale è il mio compleanno ed ho ospiti per cena.
Partiamo dalla base: Obbligazione semplice. Quando un’impresa (società, banca, ente pubblico…) ha bisogno di finanziarsi, può chiedere un prestito in banca oppure tra le altre ipotesi, può ricorrere all’emissione di un prestito obbligazionario.
Cos’è un prestito obbligazionario? Una sorta di baratto. Il sottoscrittore presta dei soldi all’impresa, che a sua volta di impegna a restituire il capitale e degli interessi per ringraziarlo del prestito concesso.
L’Obbligazione ordinaria rappresenta il titolo di credito che il sottoscrittore riceve in cambio del denaro prestato e che gli dà diritto alla restituzione del capitale alla scadenza e ad una cedola di interesse periodica. Solitamente le obbligazioni semplici hanno caratteristiche fisse e immodificabili per tutta la durata della vita del prestito.
…e le subordinate? Un po’ come la mela di Biancaneve. Bellissima. Rossa e splendida… peccato che fosse avvelenata. Ovvio che non tutte le obbligazioni subordinate sono velenose, però il rischio che si corre è più alto. Le obbligazioni subordinate staccano cedole di interessi più alti di quelle normali. Ma vi siete mai chiesti perché se sono entrambe obbligazioni, una paga tassi più alti??
Perché nel caso in cui l’impresa a cui avete prestato i vostri soldini va in crisi e non riesce a rimborsare il debito, liquiderà prima tutti gli obbligazionisti ordinari… e SOLO SUCCESSIVAMENTE SE AVANZANO I SOLDI rimborserà anche quelli subordinati.
Hanno rischi simili alle azioni anche se formalmente sono obbligazioni. Solitamente staccano una cedola periodica ma non è detto abbiano una scadenza predefinita. In questo caso prevedono un’opzione di rimborso anticipato a favore dell’emittente, da esercitare a partire da una certa data.
Quindi cosa facciamo? Non le compriamo? Se proprio vogliamo vivere il brivido di avere in portafoglio uno strumento finanziario rischioso almeno dobbiamo fare attenzione all’emittente dell’obbligazione che stiamo acquistando. Se si tratta di un’impresa sana e senza sofferenze di liquidità possiamo anche correre questo rischio ma sempre con una parte molto limitata del nostro patrimonio.
Fatevi consigliare sempre da chi fa questo per mestiere. Sentite sempre più campane. Non vi fidate ciecamente.
Elisabetta Massa